Cliente:
Maria (nome puramente di fantasia)
Oggetto dell’indagine:
Accertamenti sulla presunta infedeltà coniugale
Sospetto:
Il cliente riferiva che, negli ultimi tempi il proprio marito era distratto e poco presente in famiglia, che gli impegni lavorativi lo costringevano ad orari lavorativi extra e che, quando la sera rincasava, l’uomo era distratto dal proprio smartphone che custodiva gelosamente.
Il sospetto della cliente era che il proprio marito avesse una relazione extraconiugale.
Le indagini:
Al fine di rispondere ai dubbi del nostro committente, procedevamo con le nostre indagini, attuando nei confronti del Sig. Gianni (nome di fantasia), accertamenti statici e dinamici, ovvero, appostamenti e pedinamenti.
L’abitazione del nostro target era ubicata a Roma, in un quartiere prestigioso e residenziale, composto da villini a schiera, isolato dal contesto urbano e vigilato da un servizio di portierato che rendeva complicato il nostro appostamento. Per ovviare a questa difficoltà, decidemmo di istallare un localizzatore GPS calamitato sotto l’autovettura del Sig. Gianni, che utilizzava l’ultimo modello di una monovolume tedesca per i propri spostamenti.
L’intervento tecnico venne effettuato nei pressi del luogo di lavoro dell’uomo, quando l’auto era posteggiata nella strada che costeggiava il palazzo del proprio ufficio.
Nei primi due giorni di pedinamento non ottenemmo alcun risultato, l’uomo usciva nel tardo pomeriggio dal proprio posto di lavoro e rincasava sempre presso la propria abitazione.
Il terzo giorno invece, la situazione cambiò. Di fatti, il target anticipò di una mezz’ora l’uscita dal proprio ufficio e appiedato, raggiunse un bar situato nelle immediate vicinanze del luogo di lavoro, dove si incontrò con una donna con la quale rimase a parlare per alcuni minuti. Seduti al tavolino del locale, i due consultarono il pc portatile della donna e prima di lasciarsi, l’uomo esibì alla signora il proprio smartphone, come per mostrarle qualcosa.
Quell’appuntamento, del quale la cliente non era a conoscenza, aveva messo in crisi i nostri investigatori poiché, da quanto osservato, tra i due non c’era confidenza. Tuttavia, quell’incontro che, esulava dall’attività lavorativa del Sig. Gianni, era da ritenersi sospetto e il fatto che l’uomo avesse mostrato il proprio cellulare alla donna, risultava di difficile interpretazione, lasciando ampio spazio all’immaginazione.
Le attività investigative proseguirono costantemente. Il rompicapo era quello di comprendere le ragioni di quell’incontro “segreto” e chi fosse quella donna.
Dopo circa una settimana di pedinamenti, riuscimmo finalmente a risolvere il mistero; Di fatti, un pomeriggio, il “Target” uscì con largo anticipo dal proprio ufficio per recarsi alla guida della sua autovettura presso un autosalone.
Grazie all’utilizzo di un drone, riuscimmo ad osservare la situazione evitando di fare ingresso nel concessionario, quindi, da prima scoprimmo che la donna era in realtà una rivenditrice di autovetture, accertando successivamente l’intenzione del nostro uomo che era semplicemente quella di acquistare una nuova auto per la propria moglie che, di li a poco, avrebbe compiuto 50 anni.
Con questa scoperta, la nostra cliente era finalmente sollevata e felice di sapere che il proprio marito non avesse alcuna intenzione di tradirla e che, al contrario, i suoi impegni lavorativi erano aumentati per ovviare alle spese relative all’acquisto della nuova auto che presto le avrebbe regalato.
In conclusione, avevamo senz’altro rovinato la sorpresa che l’ignaro Sig. Gianni aveva preparato per omaggiare la propria moglie, ma ciò che conta veramente è che grazie al lavoro dei nostri investigatori privati, questa volta, avevamo scongiurato il rischio di una crisi matrimoniale e permesso alla coppia di proseguire felicemente la propria vita
coniugale, questa fu per noi una grande soddisfazione!